lunedì 28 marzo 2016

Radio Habana Cuba: C’è anche l’Italiano!

Radio Habana Cuba inizierà un programma in lingua italiana nel più breve tempo possibile. A renderlo noto é il Professor Arnie Coro, DX editor dell’emittente cubana. Si spiega così l’inaspettata introduzione qualche settimana fa di una pagina in italiano, aggiornata regolarmente, sul sito web ufficiale dell’emittente.
Il futuro programma avrà cadenza giornaliera e durerà trenta minuti. Ad impedire il contestuale avvio del nuovo servizio è, secondo il Professor Coro, l’attuale mancanza di un numero sufficiente di redattori che parlino la lingua italiana. Attualmente la pagina web di Radio Habana Cuba nella nostra lingua è curata da una sola persona. Ma questo, ovviamente, non basta per produrre una trasmissione quotidiana. “L’esperienza maturata con i programmi in Portoghese, Creolo e Quechua ci ha insegnato – sostiene Coro- che  il modo migliore per produrre quotidianamente una trasmissione è quello di poter contare su due, o ancora meglio, tre redattori capaci di scrivere le notizie ed i testi dei programmi e che siano dotati anche di una bella voce”. 
Probabilmente non sarà facile trovare in tempi brevi il personale qualificato ma la strada sembra ormai tracciata. Coro smentisce anche alcune illazioni circa il futuro delle trasmissioni in onde corte di Radio Habana Cuba che potrebbero cedere il passo allo streaming online. “L’idea che tutti siano connessi a Internet é assurda. Ci sono ancora molte aree del mondo – afferma – dove il collegamento Internet é semplicemente inesistente, mentre in altre aree, persino nei paesi sviluppati, la larghezza della banda e l’affidabilità delle connessioni lasciano spesso a desiderare “.
Per il DX editor di Radio Habana Cuba il futuro delle trasmissioni sulle onde corte appartiene al non più tanto nuovo sistema DRM, a patto però  che lo stesso possa beneficiare dell’introduzione sul mercato di ricevitori adeguati ed a basso costo.
Il Professor Coro crede ancora nelle onde corte e, tramontato il tempo del loro utilizzo per diffondere la propaganda di natura politica, lascia intendere che possano avere ancora un senso per i paesi in via di sviluppo alla ricerca di investimenti. “Gli ascoltatori abituali delle onde corte o appassionati non sono molti nei paesi sviluppati. Tuttavia, per quella che è la mia esperienza personale so – conclude – che essi costituiscono un’audience di alta qualità, nel senso che ci troviamo di fronte a persone con un livello di istruzione molto alto ed influenti…”.
Antonello Napolitano
www.coradx.it