giovedì 19 febbraio 2015

UNA TIMIDA APERTURA DELLE ONDE MEDIE ALLE RADIO PRIVATE


A seguito della denuncia alla Commissione europea, presentata da Giorgio Marsiglio contro l’Italia per l’attuale divieto ai soggetti privati di poter trasmettere in onde medie, il Governo italiano è stato costretto a predisporre una proposta di modifica al vigente Testo Unico dei Servizi di Media Audiovisivi e Radiofonici (TUSMAR), approvato con decreto legislativo n. 177 del 2005.
Quella che, comunque, è al momento una proposta governativa di una legge futura, è venuta alla luce lo scorso 24 dicembre 2014, a seguito della Consultazione pubblica effettuata dall’AGCOM nel 2013 con la partecipazione di 98 soggetti.
La proposta di modifica, riportata nel “disegno di legge europea 2014” è la seguente:


Su quella che è senz’altro un’apertura, sia pur timida, delle onde medie a privati possiamo intanto osservare quanto segue:
• le onde medie vengono ancora considerate una risorsa scarsa, per utilizzare le quali sarà necessario partecipare ad una gara per ottenere la concessione in uso di una frequenza
• beneficiari potranno essere anche (ma non esclusivamente) i soggetti nuovi entranti
• non viene fatta distinzione tra tecnica analogica e tecnica digitale
• permane un occhio di riguardo verso la RAI, nonostante il progressivo abbandono delle onde medie da parte della stessa
• manca una data entro la quale l’AGCOM dovrà fissare i criteri e le modalità di assegnazione.
Adesso la proposta governativa, dopo il parere della conferenza Stato-Regioni, dovrà affrontare il percorso parlamentare, lungo il quale sarà necessario vigilare e, per chi potrà farlo, intervenire per ottenere qualche miglioramento e, soprattutto, una data certa per l’ingresso dei soggetti privati nelle onde medie.
E’ il momento di far sentire la propria voce, sia in Parlamento che presso i mezzi di comunicazione.
Una cosa comunque è sicura: chi già trasmette continui a farlo !

19 febbraio 2015
Giorgio Marsiglio